lunedì 10 agosto 2009

Domenica 9 agosto: giornata internazionale dei Popoli Indigeni


“I popoli indigeni del mondo – 370 milioni in 70 paesi – sono i custodi di alcune delle zone biologicamente più diverse sulla terra; parlano la maggior parte delle lingue del mondo, e il loro sapere tradizionale, la diversità culturale e i modi di vivere sostenibile, ne fanno un contributo inestimabile per il patrimonio comune del mondo”: lo ha ricordato il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, nel suo messaggio per la Giornata internazionale dei popoli indigeni che si celebra il 9 Agosto.
Nonostante alcuni passi abbiano adottato la Dichiarazione dell’Onu sui diritti dei popoli indigeni votata dell’Assemblea Generale nel 2007, i nativi restano tra le popolazioni più emarginate, che sopportano in modo sproporzionato la povertà e un accesso inadeguato all’istruzione. Molti affrontano la discriminazione e il razzismo su base quotidiana. Troppo spesso le loro lingue subiscono censure o sono minacciate dall’estinzione, mentre i loro territori vengono sacrificati per lo sfruttamento minerario e la deforestazione”. Una grave minaccia che pesa sulla sopravvivenza dei popoli originari è anche lo “scarso livello del sistema sanitario ed educativo collegato alla povertà, alla malnutrizione, alla contaminazione ambientale.
Constatando che in molti paesi si registra ancora “un persistente e profondo divario tra il riconoscimento formale dei diritti dei popoli indigeni e la reale situazione di fondo”, il segretario dell’Onu ha invitato governi e società civile “ad agire con urgenza e determinazione per porre fine a questa disparità con la piena collaborazione dei i popoli indigeni”

giovedì 6 agosto 2009

6 Agosto 1945 - Hiroshima


Oggi al 1.15 fermatevi un minuto e pensate.....pensate che il 6 agosto del 1945 veniva sganciata la "Little Boy" (la bomba atomica) su Hiroshima. Erano le ore 8:15 (ora locale), Hiroshima non era mai stata oggetto di bombardamenti. Le vittime, poco dopo il bombardamento, furono 140.000, circa la metà della popolazione, la città fu rasa al suolo e si salvò solo il 20% del territorio, ma non dalle radiazioni.

MA, è questo ma è un macigno che porta con se la pensante accusa rivolta a tutti coloro che preferiscono non sapere, dimenticare, negare o fare di necessità virtù, gli hibakusha, coloro che sono stati colpiti dalle radiazioni del fallout, superano le 250.000 unità ai giorni nostri.

Ogni anno muoiono quasi 5.000 persone colpite dalle radiazioni. Si stima che sono morte più di 225.000 persone fino ad ora.

Ricordare e far ricordare è un dovere dei genitori verso i figli, degli amici verso gli amici, dei colleghi verso i colleghi, degli uomini verso la propria sopravvivenza.

La storia di Taraneh va raccontata!

5 agosto 2009

Bestie, anzi peggio delle bestie, gli animali seguono dei rituali di accoppiamento, hanno delle stagioni degli amori invece noi, gli uomini, non abbiamo più nulla che ci leghi alla natura, sarà per questo che siamo diventati innaturali, dis-umani, e dire che ci vantiamo di essere gli animali più sviluppati su questo pianeta!

Leggete....


Taraneh Mousavi era una ragazza iraniana di 28 anni con i capelli neri e occhi verdi. Le sue tracce si perdono il 28 giugno quando viene arrestata insieme a dei manifestanti vicino alla moschea di Ghoba. Taraneh non stava partecipando alla vicina manifestazione di protesta, si stava recando al centro di formazione e bellezza (BTE) dove segue dei corsi. Probabilmente la sua avvenenza ha attirato i poliziotti in borghese che l’hanno caricata insieme ad altri studenti manifestanti su una camionetta e portata al centro di detenzione. Tutti i detenuti sono stati smistati per il carcere di Evin o per la centrale di polizia di Nobonyad, mentre Taraneh è rimasta la sola nel centro di detenzione. Qui è stata stuprata ripetutamente e brutalmente dai poliziotti per diverse settimane.
Alcuni giorni fa la madre di Taraneh riceve una telefonata anonima da un agente governativo che le comunica che la figlia è stata ricoverata all’ospedale Imam Khomeini nella città di Karaj a nord di Tehran, riportando il ventre e l’ano sfondati in uno “sfortunato incidente”. Quando la famiglia è giunta in ospedale Taraneh non era stata registrata, un infermiera in via confidenziale ha riferito che qualche giorno prima una ragazza che corrispondeva alla descrizione di Taraneh era stata portata in ospedale in stato di incoscienza, ma che era stata portata via dalla polizia poche ore dopo.
Ieri la famiglia è stata informata che un corpo carbonizzato presumibilmente corrispondente alla descrizione della figlia è stato rinvenuto nel deserto tra la città di Karaj e Qazin, la famiglia è stata pesantamente minacciata di non rendere pubblico l’arresto della figlia.

venerdì 26 giugno 2009

Fidarsi è bene non fidarsi è meglio

Perchè non si può fidare delle persone? Perchè alcuni amano gettare zizzagna, e perchè le persone credono alle menzogne e alle bugie? Non c'è modo di proteggersi dalle male lingue, da chi non è mai se stesso. Questa società è già difficile e monolitica di suo, mi chiedo perchè debba essere così difficile essere se stessi. Aprirsi ed essere sinceri è possibile? Senza correre il rischio che persone con una bassa moralità ti usino e si prendano gioco di te per raggiungere facilmente il loro scopo? Sono triste, e rimango nonostante tutto una illusa, illusa perchè credo ancora nelle persone e credo che ognuno di noi abbia bisogno di essere capito, rispettato e onorato.

giovedì 25 giugno 2009

In Guatemala un rito di purificazione Maya al passaggio di Bush

L'ex presidente degli Stati Uniti, George W. Bush, e' arrivato nella tarda serata di ieri in Messico, ultima tappa della controversa missione in cinque Stati dell'America Latina, che e' stata scandita da proteste e polemiche. Intanto in Guatemala gli indigeni hanno annunciato un "rito di purificazione" alle sacre rovine maya di Iximche, appena visitate dal capo della Casa Bianca con la consorte, Laura, accompagnati dal presidente guatemalteco.
Una cinquantina di locali sono riusciti a superare il rigido cordone di sicurezza predisposto dalla polizia e a raggiungere l'ingresso del parco che circonda l'antica citta' fondata nel 1470 dai maya Kaqchikel. Quattro manifestanti sono stati arrestati, stando a quanto riferito dal gruppo determinato a "liberare il luogo dai cattivi spiriti e dalla cattive energie" lasciate da Bush. A Tecpan, non distante dalle rovine, manifestanti hanno steso striscioni con su scritto "Bush vattene. Assassino, invasore, criminale. Basta sangue per il petrolio".

martedì 16 giugno 2009

Gli abusi della chiesa cattolica non devono restare impuniti

Dal 1869 al 1980 (non è un errore di battitura si tratta del XX secolo) più di 100.000 nativi americani furono costretti a frequentare le scuole cattoliche. I bambini venivano separati dalle loro famiglie e spediti in queste scuole. Praticamente imprigionati i bambini sperimentavano una devastante litania di abusi sessuali e fisici, di assimilazione forzata e di perdita identitaria. Studiosi e attivisti hanno iniziato solo ora ad analizzare quello che il prof. Josheph Gone dell'Università del Michigan chiama "gli effetti cumulativi di queste esperienze sulle comunità tribali". Il cui peso profondo ha condizionato e sta condizionando la vita delle generazioni attuali. Il tutto viene collegato a quei fenomeni come alcolismo, suicidio e abusi che si sono manifestati nelle riserve dopo la colonizzazione.
Presso la maggior parte delle boarding school cattoliche i bambini erano tenuti ad andare a confessarsi almeno una volta a settimana. Cosa pensavano quando attraverso lo schermo del confessionale, vedevano il volto del sacerdote che stava abusando di loro? L'escalation di abusi sessuali nelle scuole legate alle riserve è continuata fino alla fine del 1980.
E' una vergogna collettiva a cui dico BASTA!! La gente i fedeli devono sapere, non per cambiare le loro convinzioni, ma per chiedere a gran voce che tutto ciò non rimanga impunito.

lunedì 8 giugno 2009

Quanto tempo si può aspettare?


Quanto tempo si può aspettare per realizzare un sogno? Esiste un limite di tempo oltre il quale non si può andare? Bisogna darsi una data? Che senso ha gestire un tempo che non si possiede? Eppure non conosciamo la durata della nostra vita. Speriamo solo che sia lunga, lunga, luuuuuuunga. Raggiungere un obbiettivo forse non è attendere che si realizzi, ma lavorare per farlo realizzare. Questo può costare rinuncie, incertezze e molti sacrifici. Il problema è che nonostante tutto non si hanno sicurezze. L'insicurezza è una brutta bestia, che difficilmente si combatte con le proprie forze. Spesso è solo chi ci circonda che ci può sollevare da questa minaccia. Qualcuno che abbia braccia abbastanza grandi per prenderci quando stiamo per cadere, una rete di amici che ti tengano su quando crolli. L'insicurezza...è inutile non dipende da noi! Quindi tanto vale non prendersela e godersi la vita è chi ci è accanto che ci può dare le sicurezze di cui abbiamo bisogno.

giovedì 4 giugno 2009

Che Vergogna!!!


A casa mia, nella mia piazza, nella mia città hanno issato questo poster. Solo nel nostro paese un nome può diventare un icona. Solo nel nostro paese un essere umano la cui unica particolarità è avere un nome che ha fatto storia in città, può diventare un simbolo. Non deve essere un marchio avere un nome importante, conosciuto, storico, ma la popolarità, la fama e il rispetto arrivano dalle proprie azioni. Se sei un incapace, se sprechi la tua vita, se danneggi chi ti sta intorno, non importa quale sia il tuo nome sei un inetto, bietto e non meriti nulla se non diniego. Se le tue azioni ti portano al successo, se il tuo studio o il tuo lavoro ti portano denaro e riconoscimento...bene qualsiasi sia il tuo nome!!

lunedì 1 giugno 2009

La famiglia, i legami e le relazioni

La solitudine assale coloro che hanno dimenticato le relazioni con la propria famiglia. Le relazioni con i nostri parenti più vicini sono fondamentali per la nostra felicità. Ci sentiamo soli quando dimentichiamo il valore delle relazioni con le altre creature, gli animali, le piante, la Terra, il Sole, il Mare e tutte le forze che popolano il nostro mondo. Quando ritroviamo nuovamente la loro compagnia non siamo mai soli. Con dividere, con partire attraverso una relazione di conpresenza e apertura non avvertiamo quella immensa solitudine di essere i soli a viverci, soli a conoscerci, soli ad avere a che fare con noi stessi. Le relazioni ci salvano dall'oblio di quella solitudine che assale chi ha perso la strada della propria casa famiglia.

mercoledì 27 maggio 2009

una giovane donna apre il suo cuore al Vietnam

Oggi una giovane donna indigena Khmer Kampuchea Krom ha scosso con le sue parole, i suoi singhiozzi e le sue lacrime la riunione plenaria del Forum Permanente dei diritti deli Popoli indigeni. Cosa ha detto? Per suscitare tanta emozione? Ha chiesto di tornare a casa. Ha chiesto di tornare a vivere sulla terra dei suoi antenati, quella terra dalla quale i suoi genitori sono stati estirpati e che lei non ha mai conosciuto. Oggi vive in USA. Chi può dire di essere così fortunato da sapere dov'è la propria casa? e di avere tale forza e coraggio per lottare per farvi ritorno? Oggi mi sono sentita vuota.

martedì 26 maggio 2009

Cambi climatici

Il forum permanente delle popolazioni indigene oggi ha invitato i maggiori esperti sui cambi climatici e i rappresentati dei governi che fanno parte di questa agenzia, per trattare il tema dei cambi climatici. Si sono persentati a testa bassa, affermando l'importanza (ora) della partecipazione delle popolazioni indigene nel processo di ricerca di quelle soluzione che possono permettere al nostro mondo di sopravvivere. Le popolazioni indigene hanno da sempre preso le parti della Terra hanno da sempre lottato per difernderla, contro i coloni incapaci di rispettarla, le aziende incapaci di vederla, i bulldozer incapaci di sentire le sue grida. E ora dopo secoli di lotte e di continue sconfitte gli viene chiesto di partecipare, e di trovare insieme una soluzione ai danni fatti da altri. Ma perchè dovrebbero farlo? Perchè il loro rispetto per la Terra è così alto che lo devono fare? Perchè sono i dententori di quei saperi che per 500 anni abbiamo ritenuto inutili e cercato di esirpare e distrubbere e ora dovrebbero condividere con noi? Ma qualcuno oggi si è accorto dell'assurdità di questa richiesta. Oggi almeno in questa sala i veri vincitori sono a testa alta e guardano dall'alto coloro i quali ieri si sentivano giganti e ora guardano il pavimento a testa bassa.

domenica 24 maggio 2009

taglio del 20% sull'offerta didattica negli atenei italiani

Se ieri la maggior parte degli italiani da formare a livello universitario era indecisa su quale corso universitario frequentare, oggi non ci sono problemi, i corsi si riducono e gli studenti si omologeranno tutti. Via corsi come antropologia, storia medievale, glottologia, etruscologia intanto...a chi interessa la cultura, quando al governo abbiamo un premier che si occupa cosi bene di noi e del nostro paese. Ho solo un commento. VERGOGNA

venerdì 22 maggio 2009

New York - 22 maggio 2009

Nazioni Unite, Forum Permanente Popoli Indigeni

Il forum è un "productor de racomendaciones", per anni si è lottato per avere un forum permanente in cui discutere questioni indigene. Ora c'è! Ed è purtroppo diventato un organismo troppo rigido per discutere di realtà che richiedono la libera e incondizionata partecipazione nel processo decisionale. Si è tanto voluto questo forum ed ora sembra quasi che si stia rivoltando contro i suoi evocatori. Un mondo indigeno dentro un mondo che vuole, ma non riesce pienamente, a rappresentare tutta l'umanità. Un mondo indiengo in una città dove il multiculturalismo estatico si impadronisce delle vie e degli abbigliamenti. Essere indigeno, lavorare per far sentire la voce degli indigeni è sempre una battaglia in cui si parte non solo svantaggiati, ma dove non si hanno armi, nè alleati, nè strategie. L'unica sicurezza è nel proprio cuore, nelle proprie credenze e ideali.